mercoledì 19 settembre 2012

architettura temporanea \\





\\\\\\\\ da Wikipedia
 
L'architettura è la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma soprattutto in cui vive l'essere umano. Semplificando si può dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito.
Finché l'uomo ha avuto capacità cognitive tali da potersi organizzare in civiltà, l'architettura è sempre esistita. L'architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura è spesso frutto di valori etici e di uno studio con approccio quasi scientifico sul modo di operare. Risultato di questa operazione è anche un ammirabile valore estetico, ma questo è sostanzialmente frutto proprio del lavoro intenso e non di una volontà di esteticità in sé.
Definire l'architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico è stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civiltà a civiltà o da epoca ad epoca.
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L'architettura sostenibile (detta anche green building, bioarchitettura o architettura bioecologica) progetta e costruisce edifici in grado di limitare gli impatti nell'ambiente. Piuttosto che un ambito disciplinare, l'architettura sostenibile è un approccio culturale al progetto che fa riferimento alla Baubiologie (bioedilizia) nata negli anni '70 in Germania, e che si è poi sviluppata includendo i principi ecologici e il concetto di sviluppo sostenibile.
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Le costruzioni temporanee sono "prodotti" architettonici, ad esempio case unifamiliari, microarchitetture e installazioni, fatti per durare un determinato intervallo di tempo o per modificarsi nel tempo. L'aggettivo "temporaneo" si contrappone alla condizione di permanenza che sempre caratterizza l'oggetto o il manufatto edilizio, fatto per "durare nel tempo". Le costruzioni temporanee si possono definire tali quando, per caratteristiche strutturali quali tecnologie leggere o assemblaggio a secco, occupano il suolo solo temporaneamente, ma anche quando, pur essendo stabili, risultino adattabili ad usi e utenze distinte, grazie a strutture flessibili che "attrezzano" lo spazio e lo rendono variabile alle diverse esigenze. Diverse sono le accezioni del costruire temporaneo che riguardano ciascun ambito del vivere (abitare, lavorare, divertirsi, studiare) e sono la mobilità, il nomadismo, la precarietà e l'emergenza.
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