mercoledì 24 febbraio 2010

cambio di pelle


oggi mi capita di osservare il mio vicino di banco.
ma pensa te. commento dentro.
tempo addietro si presentava con una motocicletta raggiante al sole per prendere più vento possibile in faccia e guarda un pò oggi invece! mah
mi ricordo di quel giorno in cui si parlava di consumi , sprechi e quant'altro si può osservare per cercare di criticare questo mondo, ma al contempo migliorarlo anche solo partendo da queste osservazioni.
era un giorno nebbioso ma sincero.
era un periodo primaverile ed ancora fresco.
i miei capelli respiravano la voglia di mare che principia ad aprile e mi accompagna fino a settembre, ogni anno.
comunque mister x mi dava da riflettere, oggi da pensare.
ripensando alle lucertole che cambiano pelle al sole, ricordo oggi quelle sue gesta come non mai.
penso e credo che la purezza di quell'animale al sole niente abbia a che fare con mister x oggi, ieri e probabilmente domani. ma comunque avanti!
riesco a malapena a credere che ancora abbia voglia di sprecare fiato dopo l'ennesima conferma pubblica della suo deficit.
alle volte non sono problemi così visibili o tangibili o credibili.
alle volte si stenta a credere all'evidenza, comunque sia nessuno di noi, i miei colleghi, compagni e sventurati increduli, siamo stati in grado di ridere in prima istanza.
in seconda grasse e goduriose le meningi ci hanno subliminato accompagnandoci in mezz'oretta di splendide risa liberatorie.
beh cheddire! da solo si è fatto e da solo si è disfatto! incredibile!
non è facile trasmettere la sensazione che si prova a cambiare pelle.
penso che ognuno di noi , se vuole, ci possa pensare e riflettere, concentrare e provare a comunicare quanto si stia provando in quei momenti, quegli stessi momenti in cui ci si trasforma semplicemente all'esterno, l'aspetto cambia e gli increduli fortunati che assistono all'evento, osservano con stupore l'ennesima meraviglia della natura.
questo vale fino a quando tutto ciò è naturale.
beh non ci crederete ma ho assistito al cambio di pelle più artificiale che si possa pensare esista in questo mondo reale.
quindi escludete che io possa fare riferimenti a qualcosa di virtuale oramai così presente nelle nostre giornate.
era tutto vero.
mister x , ignaro di essere osservato, si è accovacciato a terra, faccia al pavimento, come a cercare le viscere di se stesso e con una sola mano si è tolto tutta la prima pelle!
impressionante.
questo è quello che mi rigurgitava nei miei atavici pensieri.
i miei occhi non volevano perdere nemmeno una frazione di tempo di tutto ciò.
hanno registrato il cambiamento con approccio positivo, poi lo sgomento.
d'un tratto mi accorgo che alzandosi mister x si era trasformato in mister y.
sgomento cerco di farmene ragione, ma ragione non c'era, non c'è e non ci sarà mai.
eri cosa ed ora, trasformato, altra cosa sei.
ritornandomi a chiedere se uno + uno facesse ancora due, girai l'angolo chiedendomi perchè.
nessuna risposta mi sovvenne in aiuto.
certo della mia verità me ne feci come sempre ragione.
certo della sua falsità raccolsi la sua prima pelle e ne feci un divano.
questo è quanto.
oggi, mister x che divenne mister y, che si trasformò di seguito in mister m, sopravvive in quel di ferrara, non ha famiglia, ma racconta a tutti quelli che incrociano il suo sguardo di essere ancora mister x, di vivere a palermo e di avere quattro figli: due maschi e due femmine.
chissà
quanti divani ancora!
e quante serpi che strisciano attorno\\\\\\\