martedì 2 marzo 2010

ho fretta.

siamo in marzo.
arrivano finalmente i primi raggi di sole.
le menti di questa piccola città si risvegliano in ore differenti per meglio apprezzare il risveglio assolato di inizio marzo.
giungono i primi desideri di sudore.
alle orecchie, come diceva il buon luca, motorini sfrecciano smanicati.
gli occhiali scuri ritornano dai cassetti.
il risveglio primaverile.
troppo presto! troppo presto! non esageriamo coi tempi, il 21 è primavera e poi ancora notti di brina e rischio gelate, non correre abbi pazienza.
come tutte le volte, ho fretta.
mi rigiro osservando il quartiere che cambia.
angoli di nuvole e parti di cielo nuovo che non si vedeva da tempo.
il tempo.
il mio tempo.
sembra quasi interminabile l'attesa, ma il cambiamento apre nuove porte ai sentimenti.
non mi piace fare le file, sono italiano anche per questo.
intorno a me il luccichio di risvegli mentali.
tanti giovani ad urlare, le mie ossa stese al primo sole.
quante tagliatelle sdraiate orizzontali, pali della luce a riposo verticali.
siamo qui.
siamo ad aspettare.
chi? cosa?
importante,
con il sole.