le piante in cortile sembravano urlarci la loro gioia per la pioggia di sabato ed i raggi caldi odierni.
le nostre idee erano di certo più confuse e più colorate che mai.
il nostro olfatto tornava a chiedere ascolto, udienza per tutto ciò che gli avevamo fatto annusare di striscio, tutti quei locali chiusi da mesi ed ansiosi di prendere una boccata d'aria.
nuvole di polvere a salutarci.
nebbie di sagome immobiliari alle nostre spalle echeggiavano a tempi grassi di poveri malcapitati.
oggi il coltello dalla nostra parte, il manico saldo nelle mani, le nostre idee a stringerlo come fossero di tutti.
calma, ci vuole calma.
questa era l'unica cosa che mi premeva in questi giorni quasi caldi.
fra due settimane sarà estate, continuavano a ripetermi le mie braccia.
con il caldo l'ombra ristoratrice del nostro spazio si assaggia con più stupore.
le goccioline di rugiada mattutine attiravano di già le prime api, i fiori ad attendere.
ma veniamo a noi.
i soci erano felici di questa giornata, dove un piccolo ma orgoglioso giro di boa, ci attendeva al varco pomeridiano.
le dita scorrevano veloci sulle tastiere, le ombre si spostavano inquiete in attesa.
io pensavo di dover stare sempre più in silenzio, per meno incidere con i miei occhi su di un gruppo oramai stanco al traguardo, pensavo di dover acsoltare, oggi più che mai, le mie idee ad inseguire chissà quale fuggitivo dal gruppo e tirando la volata per la vittoria, la squadra a contenere gli attacchi, il velocista già in piedi sui pedali a spingere protetto dal gruppo.
si, attendevo il nostro velocista allo scatto finale, il traguardo all'orizzonte, la folla in trepidio, con le faccie protese e le mani ad applaudire.
campanella dell'ultimo giro, la forza residua nelle gambe arrossate, la gomma sull'asfalto a gridare vittoria, lo speaker a gridare di più.
siamo pronti, rush finale, vinca il migiore e grazie alla squadra!
continua.............